Giovedì 18 settembre 2014 si terrà il Referendum per l’Indipendenza della Scozia. “Dovrebbe la Scozia essere uno stato indipendente?” è il quesisto a cui dovranno rispondere con un Sì o con un No gli elettori scozzesi. Il Referendum è stato indetto dal Governo scozzese in seguito ad un accordo tra il primo ministro scozzese Alex Salmond e il premier britannico David Cameron. I sondaggi danno un testa a testa (con un leggerissimo vantaggio per i No) tra i due schieramenti dopo una grande rimonta dello schieramento per il Sì, nelle ultime settimane.
Il premier David Cameron, durante l’ultimo appuntamento pubblico ad Aberdeen, ha rivolto un accorato appello agli scozzesi affinché votino contro la richiesta di indipendenza. Cameron ha ricordato che la Scozia, in caso di vittoria dei No, dovrà rinunciare alla sterlina, sarà probabilmente divisa da confini con l’Inghilterra e non potrà più contare sullo stesso esercito:
“La Gran Bretagna è diventata tale grazie alla grandezza della Scozia. Grazie ai pensatori, scrittori, artisti, leader, soldati, inventori, che hanno reso grande questo Paese grazie a milioni di persone che hanno svolto il loro ruolo in questa storia di straordinario successo. Per favore non fate a pezzi questa famiglia di nazioni. L’indipendenza della Scozia non sarà una separazione ma un doloroso divorzio”.
Molti personaggi dello sport e dello spettacolo sono intervenuti per prendere posizione sul quesito del Referendum. Ormai noto il pensiero dell’attore Sean Connery, uno dei più accesi indipendentisti. l’indipendenza. Sono contrari la scrittrice della saga di Harry Potter J.K Rowling e i mostri sacri della musica come David Bowie e Mick Jagger, mentre Annie Lennox ha già dichiarato di essere favorevole ad una Scozia indipendente. Judi Dench e Stephen Hawking vogliono un paese unito, così come David Gilmour, storico chitarrista dei Pink Floyd. Mick Jagger, Bryan Ferry, David Gilmour, Cliff Richard, Simon Cowell, Andrew Lloyd-Webber hanno già firmato un appello in cui si rivolgono al popolo scozzese per esortarlo a “restare insieme”:
“La decisione di lasciare o no la nostra nazione condivisa spetta, naturalmente, soltanto a voi. Tuttavia, la vostra decisione avrà un profondo effetto su tutti gli altri cittadini della Gran Bretagna. Vogliamo farvi sapere che teniamo in gran conto i legami che ci uniscono, ed esprimiamo la speranza che il vostro voto li confermi. Quel che ci unisce è molto più di quel che ci divide. Restiamo insieme”.
Dello stesso tenore è la lettera scritta dal calciatore inglese David Beckham che ricorda lo spirito delle Olimpiadi organizzate a Londra e le medaglie conquistate dagli atleti scozzesi, come il ciclista Chris Hoy e il tennista Andy Murray:
“Per Londra 2012 lavorammo uniti per portare il più importante evento sportivo nel nostro Paese e mi emozionò lavorare insieme davanti al mondo. Vogliamo dirvi quanto abbiamo a cuore il nostro rapporto e la nostra amicizia. Quello che ci unisce è molto di più di quello che ci divide, restiamo uniti”.
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